mercoledì 1 settembre 2010
Forse un giorno
Forse un giorno, pensando precisamente a quest'ora, a quest'ora malinconica in cui attendo, con le spalle curve, che sia ora di salire sul treno, sentirei il mio cuore battere più in fretta e mi direi: quel giorno a quell'ora è cominciato tutto. E arriverei - al passato, soltanto al passato - ad accettare me stesso.
Scende la notte. Al primo piano dell'albergo Printania si sono illuminate due finestre. Il cantiere della stazione nuova odora forte di legno umido: domani pioverà, a Bouville.
(Jean-Paul Sartre "La nausea")
Io stavo fermo a guardarlo
Io stavo fermo a guardarlo più morto che vivo. Gli strinsi la mano e si gettò tra le sue braccia, poi corse di nuovo verso di me, mi si fermò vicino, veloce come il vento, come un lampo, e prima ancora che potessi riprendermi, mi abbracciò con tutte e due le mani e mi baciò forte, con passione. Poi senza dire una parola, si gettò di nuovo verso di lei, lo prese per mano e lo trascinò dietro di se. Rimasi li a lungo, continuando a guardarli...Infine entrambe scomparvero dai miei occhi.
(F. Dostoevskij "Le notti bianche")
(F. Dostoevskij "Le notti bianche")
giovedì 8 luglio 2010
Ora l'avevo vista
Ora l'avevo vista, ci eravamo guardate, anche solo un attimo. E di certo avrei detto che ormai conoscevo quell'ora meridina, in cui i demoni scelgono di rivelarsi.
(R. Cotroneo 'Otranto')
domenica 20 giugno 2010
Dopo un ultimo sfrigolio la candela si spense.
Dopo un ultimo sfrigolio la candela si spense. Dita fredde sfioravano la mia mano, la triste e famigliare risata risuonò per qualche istante e si tacque.
Quando accesi la luce non c'era più nessuno sulla poltrona...nessuno...Nella stanza era rimasto soltanto un leggero, meraviglioso profumo di betulle e di muschio umido...
(V. Nabokov "La veneziana e altri racconti"- Lo spirito dei boschi)
lunedì 17 maggio 2010
Ho fatto quindici chilometri
Ho fatto quindici chilometri, poi ho frenato di botto e mi sono fermato sulla banchina. Ero sudato fradicio. Cristo, ho pensato, devo chiamare subito Saul. Devo chiedere scusa a Kate. Ma dio, dio, per Barney ormai è troppo tardi. Ormai non capirebbe più. Cazzo, cazzo e cazzo.
(Mordecai Richler "La versione di Barney")
martedì 20 aprile 2010
A lungo, a lungo io mi struggo
non c'è un io per me da rivendicare
oh, quando posso dimenticare
tutte le preoccupazioni del mondo?
La notte è profonda, il vento fermo, nessuna onda sul fiume.
-Sono versi suoi?-
-No, di Su Dongpo.-
-Può recitarmi tutta la poesia?-
-No, non mi ricordo il resto.-
("Visto per Shanghai" Qiu Xiaolong)
non c'è un io per me da rivendicare
oh, quando posso dimenticare
tutte le preoccupazioni del mondo?
La notte è profonda, il vento fermo, nessuna onda sul fiume.
-Sono versi suoi?-
-No, di Su Dongpo.-
-Può recitarmi tutta la poesia?-
-No, non mi ricordo il resto.-
("Visto per Shanghai" Qiu Xiaolong)
martedì 6 aprile 2010
Ma guarda che cos' ha scritto
"Ma guarda che cos' ha scritto," proruppe sdegnata "che impertinente!". Larry guardò il modulo e sbuffò derisorio. "Bè, questa è la punizione che ti meriti perchè hai lasciato Corfù" le fece notare. Sul piccolo foglio di carta, nella colonna intitolata Descrizione passeggeri , c'era scritto, in nitide maiuscole: UN CIRCO AMBULANTE AL COMPLETO. "Se è una cosa da scrivere..." disse mamma continuando a ribollire di rabbia. " C'è della gente proprio strana". Il treno sferragliava verso l' Inghilterra.
(Gerald Durrell "La mia famiglia e altri animali")
sabato 20 febbraio 2010
che è molto tardi,
"che è molto tardi, e che al mondo non c'è spettacolo più bello di quello di un campo di cotone bianco, sotto il sole, quando è stato l'uomo al quale si è data la propria anima a farlo fiorire!" Con la tenerezza vera di coloro che hanno superato la semplice impesuosità dei desideri carnali, Dandrige sorrise a Virginie.
E tenendosi per mano, come se andassero verso un mondo da scoprire, imboccando lo stretto sentiero degli argini, in fondo al quale era la loro casa.
(Maurice Denuziere "Luisiana")
giovedì 11 febbraio 2010
TREPLIOV
TREPLIOV: Tutto comincò quella sera in cui la mia commedia cadde così scioccamente. Le donne non perdonano gli insuccessi. Ho bruciato tutto sino all'ultimo pezzetto. Se tu sapessi come sono infelice!La tua improvvisa freddezza è orrenda, incredibile, come se nello svegliarmi, io vedessi che questo lago d'un tratto si è disseccato o è fuggito in fondo alla terra. Hai detto or ora di essere troppoo semplice per capirmi. Oh, che c'è da capire?! La commedia non è piaciuta, tu disprezzi la mia ispirazione, mi consideri un mediocre, una nullità, come tanti...(pesta i piedi) C'è un chiodo nella mia testa, sia maledetto insieme all'amor proprio, che mi succhia il sangue, lo succhia come una sepre...Parole, parole,parole...non starò qui a disturbarvi. (esce in fretta)
(Anton Cechov " Il gabbiano")
mercoledì 27 gennaio 2010
Forse un giorno, pensando precisamente a quest'ora, a quest'ora malinconica in cui attendo, con le spalle curve, che sia ora di salire sul treno, sentirei il mio cuore battere più in fretta e mi direi: quel giorno a quell'ora è cominciato tutto. E arriverei - al passato, soltanto al passato - ad accettare me stesso.
Scende la notte. Al primo piano dell'albergo Printania si sono illuminate due finestre. Il cantiere della stazione nuova odora forte di legno umido: domani pioverà, a Bouville.
(Jean-Paul Sartre "La nausea")
Scende la notte. Al primo piano dell'albergo Printania si sono illuminate due finestre. Il cantiere della stazione nuova odora forte di legno umido: domani pioverà, a Bouville.
(Jean-Paul Sartre "La nausea")
venerdì 8 gennaio 2010
Oh! mai, mai!
Oh! mai, mai! che il tuo cielo sia sereno, che il tuo sorriso sia luminoso e calmo! sii benedetta per quell'attimo di beatitudine e di felicità che hai donato a un altro cuore, solo, riconoscente!
Dio mio! Un minuto intero di beatitudine! E' forse poco per colmare tutta la vita di un uomo?...
(Fedor Dostoevskij "Le notti bianche")
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