mercoledì 1 settembre 2010
Forse un giorno
Forse un giorno, pensando precisamente a quest'ora, a quest'ora malinconica in cui attendo, con le spalle curve, che sia ora di salire sul treno, sentirei il mio cuore battere più in fretta e mi direi: quel giorno a quell'ora è cominciato tutto. E arriverei - al passato, soltanto al passato - ad accettare me stesso.
Scende la notte. Al primo piano dell'albergo Printania si sono illuminate due finestre. Il cantiere della stazione nuova odora forte di legno umido: domani pioverà, a Bouville.
(Jean-Paul Sartre "La nausea")
Io stavo fermo a guardarlo
Io stavo fermo a guardarlo più morto che vivo. Gli strinsi la mano e si gettò tra le sue braccia, poi corse di nuovo verso di me, mi si fermò vicino, veloce come il vento, come un lampo, e prima ancora che potessi riprendermi, mi abbracciò con tutte e due le mani e mi baciò forte, con passione. Poi senza dire una parola, si gettò di nuovo verso di lei, lo prese per mano e lo trascinò dietro di se. Rimasi li a lungo, continuando a guardarli...Infine entrambe scomparvero dai miei occhi.
(F. Dostoevskij "Le notti bianche")
(F. Dostoevskij "Le notti bianche")
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